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Il trattamento fisioterapico dei disordini cranio cervico mandibolari

19 Agosto 2020
Posted in News
19 Agosto 2020 Amministratore

Cosa sono i disordini cranio cervico mandibolari?

I disordini cranio cervico mandibolari indicano un generico stato di sofferenza neuromuscolare della testa e del collo causato da una infiammazione dell’articolazione e/o da uno stress della muscolatura della testa e del collo, conosciuto genericamente come sindrome miofasciale dei muscoli masticatori e cervicali. Si tratta di un disturbo che coinvolge un ampio gruppo di strutture: il cranio, il tratto cervicale della colonna vertebrale, l’apparato uditivo e dell’equilibrio, il sistema posturale, il sistema neuro mio fasciale.

In questo quadro, un ruolo fondamentale è quello svolto dall’articolazione temporo-mandibolare. Quando la posizione della mandibola è alterata rispetto al cranio, si genera un malfunzionamento della muscolatura masticatoria e dell’articolazione temporo mandibolare, che a sua volta causa un’alterazione della postura del cranio, del tratto cervicale della colonna vertebrale e un malfunzionamento dei muscoli del collo e del tronco. Come si può vedere, si tratta di un quadro patologico complesso con sintomi muscolari, articolari, neurologici ed un coinvolgimento del sistema neurovegetativo.

Cos’è la ATM (Articolazione temporo-mandibolare)

ATM non è altro che l’acronimo di articolazione temporo-mandibolare e rappresenta l’articolazione che connette la mandibola con l’osso temporale (che fa parte delle ossa del cranio) e che ci permette di masticare, aprendo e chiudendo la bocca. Questa articolazione, per sua natura anatomica, e soprattutto perché è mossa dalla forza di diversi muscoli, è spesso vittima di molteplici patologie che ne compromettono il normale funzionamento. Si parla in questi casi di disordini cranio-cervico-mandibolari.

Le cause dei disordini cranio cervico mandibolari

Le cause possono essere molteplici, tra cui un trauma acuto alla mandibola, una scorretta occlusione dentale o le cosiddette parafunzioni orali come il bruxismo (digrignare i denti) e il serramento. Nella maggioranza dei casi, alla base dell’insorgenza dei disordini cranio cervico mandibolari c’è una predisposizione individuale, dovuta a caratteristiche anatomiche e funzionali, sulle quali intervengono in seguito fattori scatenanti come appunto traumi, parafunzioni o stress a provocare i tipici sintomi.

I sintomi dei disordini cranio cervico mandibolari

I sintomi possono comprendere dolore all’articolazione temporo-mandibolare, mal di denti, mal di testa, mal di collo, mal di schiena, mal d’orecchio, acufeni, riduzione dell’udito, vertigini, rumori articolari dell’articolazione in questione. Come si vede, questi disordini si manifestano con sintomi vari e molto diversi tra loro, in apparenza non correlabili tra loro. Questo rischia di causare confusione del paziente e molte volte anche nel medico specialista.

Oltre ai disturbi appena citati, se ne possono elencare altri, tutti legati in vario modo all’insorgere dei disordini cranio cervico mandibolari: disturbi della masticazione e della deglutizione, bruxismo, alterazione dei movimenti mandibolari e instabilità posturale.

Gommini utilizzati per la rieducazione dei movimenti della lingua

Il trattamento fisioterapico dei disordini cranio cervico mandibolari

In caso di disordini cranio cervico mandibolari la diagnosi precoce ed il corretto e rapido intervento terapeutico riducono il rischio di cronicizzazione dei sintomi. Di fronte a disfunzioni che interessano contemporaneamente differenti distretti corporei si rende necessario un intervento diagnostico e terapeutico multidisciplinare, con più specialisti, coordinati in equipe, che affrontano parallelamente tutte le problematiche cliniche legate ai disordini cranio cervico mandibolari, con lo scopo di ristabilire la salute dell’intero distretto e riducendo i tempi di guarigione.

In questo quadro, compito della fisioterapia è quello di migliorare i movimenti fisiologici, cercando di ripristinare un giusto equilibrio in questa area e nei distretti attigui (testa, collo e schiena) sia con la terapia manuale che con degli esercizi specifici.

Per quanto riguarda la scorretta occlusione dentale è importante, soprattutto nei bambini, affiancare il trattamento del dentista (che ad esempio può comportare l’adozione di apparecchi ortodontici) al trattamento fisioterapico, così da rieducare i movimenti della lingua e della deglutizione, che spesso accompagnano e favoriscono la malocclusione dentale.

Il fisioterapista, oltre al lavoro manuale e di educazione del paziente, indicherà degli esercizi specifici da svolgere anche a casa, così da ottimizzare i risultati del trattamento e consolidare gli obiettivi raggiunti.

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