Il sonno è uno dei pilastri del nostro benessere ma, per oltre 13 milioni di italiani, riposare bene è un miraggio. I disturbi del sonno, che colpiscono più di un italiano su quattro, non sono solo una fonte di disagio quotidiano, ma possono rappresentare un rischio serio per la salute. Nonostante la diffusione di questi problemi, molte persone evitano di rivolgersi a uno specialista, sottovalutando l’importanza di una diagnosi accurata.
Tra gli strumenti diagnostici più importanti c’è la polisonnografia, un test che offre una finestra dettagliata sul nostro riposo notturno, aiutando a identificare problematiche come le apnee notturne, i disturbi respiratori del sonno e la roncopatia. Ma cos’è esattamente la polisonnografia, quando è necessario eseguirla e come si svolge?
Cos’è la polisonnografia?
La polisonnografia è un esame non invasivo che registra e monitora diversi parametri fisiologici durante la notte, offrendo una visione completa dell’attività cardio-respiratoria e neurologica. Tra i dati raccolti ci sono:
- Attività respiratoria per rilevare difficoltà nella respirazione, come interruzioni o irregolarità.
- Livelli di ossigenazione del sangue per verificare eventuali carenze di ossigeno.
- Movimenti del corpo e delle gambe per individuare sindromi come quella delle gambe senza riposo.
- Attività cardiaca per monitorare il comportamento del cuore durante il sonno.
- Ciclo del sonno per analizzare la durata e la qualità delle diverse fasi del sonno.
Grazie a queste informazioni, la polisonnografia consente di individuare con precisione i problemi che influenzano il riposo e di orientare il medico verso il trattamento più adatto.
Quando sottoporsi alla polisonnografia?
Non tutti coloro che soffrono di insonnia o russano necessitano della polisonnografia, ma ci sono segnali che non andrebbero mai ignorati:
- Russamento intenso e persistente, accompagnato da pause nella respirazione (apnee).
- Eccessiva sonnolenza diurna, che interferisce con le attività quotidiane.
- Stanchezza cronica, anche dopo una notte di sonno apparente.
- Risvegli frequenti con sensazione di soffocamento.
- Cefalea mattutina e difficoltà di concentrazione.
- Sospetti di sindrome delle gambe senza riposo o altri movimenti involontari durante il sonno.
Se si presentano uno o più di questi sintomi, consultare un medico specialista è il primo passo verso un miglioramento della qualità della vita.
Come si svolge la polisonnografia?
Il test si esegue generalmente in due modalità:
- In laboratorio del sonno: il paziente trascorre una notte in una struttura sanitaria attrezzata, dove gli vengono applicati sensori per monitorare i parametri fisiologici. Questa modalità offre un controllo più completo e assistito.
- Polisonnografia domiciliare: grazie ai dispositivi portatili, l’esame può essere effettuato comodamente a casa. Questa soluzione è ideale per chi preferisce un ambiente familiare o per situazioni meno complesse.
In entrambe le modalità, il monitoraggio prevede l’utilizzo di strumenti come:
- Fascia toracica e fascia addominale per rilevare i movimenti respiratori.
- Pulsossimetro per misurare i livelli di ossigeno nel sangue.
- Cannula nasale per registrare il flusso respiratorio.
- Sensore per il russamento per identificare vibrazioni sonore.
- Sensore di posizione per monitorare i movimenti del corpo.
- Elettrodi posizionati sulla cute del capo, per analizzare l’attività cerebrale e le fasi del sonno.
L’esame, completamente non invasivo, consente di raccogliere dati dettagliati che vengono successivamente analizzati da uno specialista, il quale elabora una diagnosi accurata e personalizzata.
Perché è importante non ignorare i disturbi del sonno?
Dormire male non è solo fastidioso, ma può portare a conseguenze serie:
- Malattie cardiovascolari: le apnee notturne aumentano il rischio di ipertensione, ictus e infarto.
- Diabete e obesità: il sonno insufficiente o frammentato è correlato a un peggioramento del metabolismo.
- Compromissione delle performance cognitive: memoria, concentrazione e umore possono essere gravemente influenzati.
Conclusioni
Investigare sui disturbi del sonno non è mai una perdita di tempo. La polisonnografia rappresenta uno strumento chiave per individuare problemi invisibili a occhio nudo e migliorare significativamente la qualità della vita. Se i segnali di un sonno disturbato sono presenti, rivolgersi a uno specialista e sottoporsi a questo esame può fare la differenza tra una vita affaticata e un riposo davvero rigenerante.
Dormire bene è vivere meglio. Non sottovalutiamolo!
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