La terapia in acqua è una modalità di riabilitazione ampiamente riconosciuta e utilizzata per il trattamento di una vasta gamma di condizioni fisiche che sfrutta le proprietà uniche dell’acqua per favorire il recupero funzionale e migliorare la qualità della vita di coloro che ne fanno ricorso.
Tra i principali vantaggi della terapia in acqua occorre menzionare la riduzione dell’effetto gravitazionale sul corpo. L’acqua, infatti, fornisce un ambiente di galleggiamento che allevia il peso corporeo, riducendo l’impatto sulle articolazioni e sui tessuti molli. Questo aspetto risulta essere particolarmente vantaggioso per i pazienti con lesioni muscolo-scheletriche o problemi di mobilità, in quanto consente loro di eseguire movimenti e esercizi con minor stress e senza il rischio di lesioni aggiuntive.
L’acqua, inoltre, migliora la forza muscolare e la resistenza. Durante gli esercizi in acqua, i muscoli devono lavorare in modo più intenso per superare la resistenza idrostatica, lavoro che stimola la tonificazione muscolare e promuove lo sviluppo di una migliore stabilità e controllo motorio.
Movimento articolare, effetto analgesico, ambiente sicuro.
Tra i diversi vantaggi che la terapia motoria in acqua comporta, c’è il miglioramento della gamma di movimento articolare. L’acqua calda, in particolare, ha un effetto rilassante sui muscoli e può contribuire a ridurre la rigidità articolare. Ciò consente ai pazienti di eseguire movimenti più ampi e confortevoli durante le sessioni di terapia.
Ancora, l’acqua calda può avere un effetto analgesico, alleviando il dolore muscolare e articolare, fornendo un effetto calmante e rilassante. Ciò può essere particolarmente benefico per i pazienti con condizioni dolorose come l’artrite o le lesioni croniche.
Quando si segue un percorso riabilitativo gli specialisti che seguono tale percorso e le strutture ospitanti svolgono un ruolo fondamentale. A questo proposito, la terapia in acqua offre un ambiente sicuro e controllato per la riabilitazione. Gli operatori sanitari specializzati, infatti, possono monitorare attentamente i pazienti durante le sessioni di terapia, garantendo che gli esercizi vengano eseguiti correttamente. Anche la sicurezza fa la differenza quando si parla di riabilitazione motoria in acqua: questo elemento fornisce un’ammortizzazione naturale che riduce il rischio di cadute e lesioni durante l’esercizio.
Per quali patologie è indicato questo tipo di riabilitazione?
La riabilitazione motoria in piscina, come accennato in precedenza, può essere indicata per diverse patologie e condizioni che coinvolgono il sistema muscolo-scheletrico e neurologico, tra cui:
- lesioni muscolari e articolari (distorsioni, tendiniti, borsiti, artrite o dopo interventi chirurgici ortopedici);
- malattie reumatiche (artrite reumatoide o l’osteoartrite);
- patologie neurologiche (ictus, sclerosi multipla, malattia di Parkinson o lesioni del midollo spinale);
- lesioni spinali;
- condizioni post-operatorie;
- disabilità motorie (paralisi cerebrale, distrofia muscolare o lesioni del sistema nervoso periferico).
La struttura ospedaliera “MiniHospital Sandro Pertini” mette a disposizione dei pazienti una spaziosa piscina dedicata alla riabilitazione. Situata nell’area dell’ospedale riservata alla medicina fisica e riabilitativa, propone attività in acqua in base a un progetto personalizzato e completamente adattato a ogni singola esigenza. Il team, composto da fisiatri, fisioterapisti e ortopedici, elabora questo progetto dopo aver effettuato una valutazione iniziale accurata.
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