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Protesi mammarie: quali sono i diversi tipi di incisioni cutanee?

Le protesi mammarie vengono inserite attraverso incisioni praticate dal chirurgo al fine di aumentare le dimensioni del seno. La scelta di effettuare tale intervento risponde a ragioni estetiche e causerà la comparsa di cicatrici. Per raggiungere un risultato ottimale è importante relazionarsi con il proprio chirurgo plastico perché, da caso a caso, un’incisione può essere preferita a un’altra.

La scelta dell’incisione cutanea più idonea varia a seconda di alcuni fattori da non trascurare e che appaiono evidenti nel corso della visita preliminare. Dall’anatomia del paziente, alla necessità di raggiungere il risultato auspicato, sino alla dimensione delle protesi scelte, sono molteplici le variabili che incidono sulla decisione finale.

Esistono quattro sedi per l’accesso chirurgico:

  • Sotto il seno nella piega.
  • Intorno al capezzolo e all’areola.
  • Nell’ascella (ascella).
  • Attraverso l’ombelico.

Incisione attorno al capezzolo o sotto il seno: vantaggi

Nel mondo la maggior parte delle protesi mammarie vengono posizionate attraverso un’incisione attorno al capezzolo (incisione periareolare) o sotto il seno (incisione sottomammaria).

Il vantaggio di questi approcci è che la posizione del tessuto mammario rispetto al muscolo mammario e all’impianto può essere modellata in modo migliore e più accurato. Ciò può consentire di eseguire una procedura a “doppio piano” in cui l’impianto è posizionato parzialmente o principalmente sotto il muscolo con solo una piccola quantità di esposizione al di sotto del tessuto mammario stesso.

Ciò fornisce una maggiore possibilità di un risultato migliore e un seno aumentato dall’aspetto più naturale. Le cicatrici risultanti sono inoltre nascoste anche in un bikini molto piccolo.

L’approccio ascellare: la scelta meno diffusa tra i chirurghi

Attraverso una incisione ascellare è più difficile modellare il tessuto mammario, le protesi inoltre tendono a posizionarsi più in alto nel torace e impiegano più tempo per scendere nella posizione corretta più in basso nel seno sulla parete toracica. Proprio per questi pochi ma semplici motivi, l’incisione trans-ascellare è presa in considerazione solo da alcuni chirurghi.

Queste incisioni, in genere, guariscono abbastanza bene, sebbene possano essere visibili in un bikini o in una canotta. La completa validità di questo intervento, per quanto esistano dati confortanti in tal senso, varia da paziente a paziente, in quanto ogni caso è da considerarsi unico nel proprio genere e va di pari passo con l’unicità della procedura da adottare.

In cosa consiste l’incisione ombelicale?

L’incisione dell’ombelico (trans-ombelicale) è stata anche propagandata da alcuni chirurghi come un nuovo modo per “tenere un’incisione lontana dal seno”.

È necessaria una strumentazione speciale e viene praticato un lungo tunnel sotto la pelle per posizionare la protesi nel seno. Questo approccio comporta svantaggi significativi, incluso il fatto che solo protesi saline e non al silicone possono essere posizionate attraverso questo approccio.

Inoltre, è molto più difficile posizionare un impianto sotto il muscolo utilizzando questo approccio, altrettanto complesso è rilasciare correttamente il muscolo pettorale (parete toracica) per un posizionamento ottimale dell’impianto, soprattutto senza sollevare o strappare il muscolo.

Il MiniHospital “Sandro Pertini” è la scelta migliore per un intervento di mastoplastica additiva.

Per un’operazione così delicata, che coinvolge la sfera estetica ed emotiva di ogni paziente, scegliere una struttura in grado di rispondere esaustivamente ad ogni esigenza è importante.

Grazie alle dotazioni tecnologiche di cui dispone e alla presenza di un team di professionisti dall’esperienza decennale e all’utilizzo di protesi di assoluta qualità, il MiniHospital “Sandro Pertini” è una struttura di eccellenza anche nel campo della mastoplastica additiva. Ma non solo, l’intervento nella struttura comprende la degenza e il controllo postoperatorio volto a verificare che il risultato ottenuto sia quello desiderato.

Specialisti di riferimento

giovanni-licata
Dott.
Chirurgo plastico e ricostruttivo
gianfranco-romeo
Dott.
Chirurgo plastico e ricostruttivo

Protesi mammarie: quali sono i diversi tipi di incisioni cutanee?

Le protesi mammarie vengono inserite attraverso incisioni praticate dal chirurgo al fine di aumentare le dimensioni del seno. La scelta di effettuare tale intervento risponde a ragioni estetiche e causerà la comparsa di cicatrici. Per raggiungere un risultato ottimale è importante relazionarsi con il proprio chirurgo plastico perché, da caso a caso, un’incisione può essere preferita a un’altra.

La scelta dell’incisione cutanea più idonea varia a seconda di alcuni fattori da non trascurare e che appaiono evidenti nel corso della visita preliminare. Dall’anatomia del paziente, alla necessità di raggiungere il risultato auspicato, sino alla dimensione delle protesi scelte, sono molteplici le variabili che incidono sulla decisione finale.

Esistono quattro sedi per l’accesso chirurgico:

  • Sotto il seno nella piega.
  • Intorno al capezzolo e all’areola.
  • Nell’ascella (ascella).
  • Attraverso l’ombelico.

Incisione attorno al capezzolo o sotto il seno: vantaggi

Nel mondo la maggior parte delle protesi mammarie vengono posizionate attraverso un’incisione attorno al capezzolo (incisione periareolare) o sotto il seno (incisione sottomammaria).

Il vantaggio di questi approcci è che la posizione del tessuto mammario rispetto al muscolo mammario e all’impianto può essere modellata in modo migliore e più accurato. Ciò può consentire di eseguire una procedura a “doppio piano” in cui l’impianto è posizionato parzialmente o principalmente sotto il muscolo con solo una piccola quantità di esposizione al di sotto del tessuto mammario stesso.

Ciò fornisce una maggiore possibilità di un risultato migliore e un seno aumentato dall’aspetto più naturale. Le cicatrici risultanti sono inoltre nascoste anche in un bikini molto piccolo.

L’approccio ascellare: la scelta meno diffusa tra i chirurghi

Attraverso una incisione ascellare è più difficile modellare il tessuto mammario, le protesi inoltre tendono a posizionarsi più in alto nel torace e impiegano più tempo per scendere nella posizione corretta più in basso nel seno sulla parete toracica. Proprio per questi pochi ma semplici motivi, l’incisione trans-ascellare è presa in considerazione solo da alcuni chirurghi.

Queste incisioni, in genere, guariscono abbastanza bene, sebbene possano essere visibili in un bikini o in una canotta. La completa validità di questo intervento, per quanto esistano dati confortanti in tal senso, varia da paziente a paziente, in quanto ogni caso è da considerarsi unico nel proprio genere e va di pari passo con l’unicità della procedura da adottare.

In cosa consiste l’incisione ombelicale?

L’incisione dell’ombelico (trans-ombelicale) è stata anche propagandata da alcuni chirurghi come un nuovo modo per “tenere un’incisione lontana dal seno”.

È necessaria una strumentazione speciale e viene praticato un lungo tunnel sotto la pelle per posizionare la protesi nel seno. Questo approccio comporta svantaggi significativi, incluso il fatto che solo protesi saline e non al silicone possono essere posizionate attraverso questo approccio.

Inoltre, è molto più difficile posizionare un impianto sotto il muscolo utilizzando questo approccio, altrettanto complesso è rilasciare correttamente il muscolo pettorale (parete toracica) per un posizionamento ottimale dell’impianto, soprattutto senza sollevare o strappare il muscolo.

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Per un’operazione così delicata, che coinvolge la sfera estetica ed emotiva di ogni paziente, scegliere una struttura in grado di rispondere esaustivamente ad ogni esigenza è importante.

Grazie alle dotazioni tecnologiche di cui dispone e alla presenza di un team di professionisti dall’esperienza decennale e all’utilizzo di protesi di assoluta qualità, il MiniHospital “Sandro Pertini” è una struttura di eccellenza anche nel campo della mastoplastica additiva. Ma non solo, l’intervento nella struttura comprende la degenza e il controllo postoperatorio volto a verificare che il risultato ottenuto sia quello desiderato.

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